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Benevento, 08-09-2021 18:12 ____
Con la delibera di dissesto l'Amministrazione Mastella ha rotto con il passato ma anche con il futuro
Ora, carissimi concittadini, e' questo quello che volevate? Che il sindaco appena nominato dichiarasse fallimento dopo 6 mesi? Per questo lo avevate eletto? afferma Maurizio Zeoli, responsabile del Codacons
Redazione
  

Maurizio Zeoli, responsabile del Codacons di Benevento, attacca il sindaco, Clemente Mastella, sulla gestione del dissesto al Comune.
"Come giudicare un sindaco?
Sulla base di quello che si è fatto o che non si è fatto tenendo conto dei poteri che la legge assegna all'Amministrazione locale.
Da questo punto di vista - scrive - l'Associazione effettuerà una breve analisi di ciò che è avvenuto negli ultimi cinque anni a Benevento, cominciando ad analizzare la politica sui tributi e le tariffe.
Sul punto, però, l'Amministrazione è partita gravandosi e gravandoci di una zavorra legale.
Sin da subito, infatti, il nuovo sindaco ha ritenuto di rompere con il passato.
Il problema è che con la Delibera di Dissesto del gennaio 2017, adottata a pochi mesi dall'insediamento, egli ha rotto anche con il futuro visto che da allora noi cittadini abbiamo perso la speranza e per un lungo periodo, in virtù degli obblighi di legge connessi alla dichiarazione di fallimento municipale, di ottenere tariffe o tributi più bassi.
Senza contare che, da allora, molte famiglie, quelle dei titolari e dei dipendenti delle ditte creditrici del Comune che non hanno ottenuto pagamenti per le prestazioni rese prima della dichiarazione di dissesto, nella migliore delle ipotesi devono raschiare dal fondo dei propri risparmi, nella peggiore sono condannate a frequentare il girone dei questuanti.
Ora, carissimi concittadini, è questo quello che volevate? Che il sindaco appena nominato dichiarasse fallimento dopo sei mesi? Per questo lo avevate eletto?
Che dire adesso che dopo cinque anni la Commissione responsabile della gestione dei debiti pregressi dei 142 milioni posti a giustificazione della dichiarazione di fallimento ne ha ammessi a pagamento solo 27.
Che fine hanno fatto gli altri? Qualcuno può fornire un minimo di spiegazione decente ad una domanda semplice?
Non è che la dichiarazione di fallimento e l'ipoteca che da essa nasce sul futuro delle scelte amministrative venne adottata con troppa fretta?
Che dire di coloro che sarebbero secondo Mastella responsabili del fallimento.
Il candidato del Pd alle precedenti elezioni appoggia apertamente il nostro ed autorevoli rappresentanti di quel ceto politico accusato da Mastella all’atto della declaratoria del dissesto di aver condotto al fallimento l'Ente risultano cooptati nelle liste dell'ex ministro; forse il sindaco li candida per premio?
Difficile crederlo. Senza contare che dalle fila dei mastelliani pentiti (che spesso si pentono pure di essersi pentiti) proviene pure l'ex sindaco Pepe.
Qualcuno tra gli autorevoli candidati che si contendono il campo o le spoglie di questa martoriata città può parlare di tariffe e tributi senza autocondannarsi?
I cittadini attendono con ansia (o rassegnazione) risposte amministrative; possibilmente non attraverso telefonate pre registrate".

comunicato n.143486




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