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Benevento, 04-09-2021 14:58 ____
Luigi Diego Perifano espone il suo programma di mandato ed esprime anche tutte le sue preoccupazioni per i ritardi dell'Amministrazione Mastella
Noi gli abbiamo obiettato che con i programmi non si vincono le elezioni e lui ci ha risposto: Forse e' vero ma si possono perdere, le elezioni, se, come ha fatto il sindaco uscente, non ha rispettato nulla di cio' che ha promesso
Nostro servizio
  

Luigi Diego Perifano, agguerrito competitor di Clemente Mastella alla carica di sindaco della nostra città, ha presentato alla Stampa il suo programma di mandato, un programma all'interno del quale c'è la concretezza, come egli stesso ha detto, ma anche l'utopia.
Quando è arrivato il nostro turno per fare le domande, abbiamo espresso la nostra opinione su questi programmi che ogni volta vengono sciorinati nel corso delle campagne elettorali e che poi restano lì, quasi sempre non rispettati e conservati nei cassetti solo di chi raccoglie il materiale, che poi diventa storia, della nostra città.
Sono utili, sono necessari perché lo prescrive la norma, ma mai nessuno ha vinto le elezioni per il programma che ha presentato. Le leve da muovere sono altre...
Perifano avrebbe preferito che entrassimo nel particolare delle singole opzioni del programma che ha dettagliatamente esposto prima delle domande dei giornalisti, ed infatti alla fine del ciclo di questi interrogativi ha detto: Prendo atto che non abbiamo parlato per nulla del programma...
Ma ha anche risposto alla nostra osservazione dicendoci che forse è vero, con i programmi non si vincono le elezioni, ma si possono perdere.
Al riguardo ha osservato che Mastella non ha fatto assolutamente nulla di quanto proposto nel suo programma di mandato e quindi dobbiamo tornare ad appropriarci del nostrlo futuro.
Bisogna partire dal dissolvimento di quesdta cappa di controllo eccessivo del consenso elettorale.
Percepisco in giro una rabbia per tutte le cose che ha detto e che non ha fatto, una situazione di disagio, questa, che lo può veramente travolgere.
Le questioni che si presentano alla sua attenzione egli semplicemente le salta, le devia, per giocarsi tutto con la politica-politicante ed è questa una cosa che non può andare avanti.
Tra le istanze prioritarie che ho ascoltato dalla gente andando in giro, forse quella più pressante è riferita al degrado urbano, ha proseguito Perifano, un degrado che non riguarda solo le periferie.
Recentemente Mastella ha ordinato di indossare il casco a chi conduce il monopattino ma farebbe bene a renderlo obbligatorio, il casco, anche per le persone che a piedi transitano magari lungo i marciapiedi della Pacevecchia dove il rischio di cadere è veramente molto alto.
Riguardo alle tante liste presentate da Mastella, giusto il doppio delle sue, Perifano ha osservato: E' una tigre di carta quella che si sta componendo e che si raccoglie intorno al sindaco uscente. Tantissimi candidati non si possono nemmeno votare essi stessi perché non sono residenti in città.
Si immagini anche che dieci sue liste potranno dare origine anche a dieci gruppi consiliari (non occorre un numero minimo di consiglieri, recita il Regolamento comunale, se l'unico rappresentante è frutto della elezione in quella lista che ora rappresenta ndr). Sarà un frazionamento talmente evidente che ci condurrà al caos da cui si è appena usciti. Ricordo che Mastella negli ultimi tempi ha dovuto far ricorso ai consiglieri di sua maestà per aprire le sedute consiliari...
Tra lo stilita cristiano che osserva il mondo, e l'etica del viandante praticata da Mastella, io penso di aderire alla prima ed è questa la differenza tra noi due. Io sono sempre stato al mio posto e non mi sono mosso, ha detto Perifano.
Se Mastella perde, crolla un sistema perché anche tutta la sua corte celeste va a casa e l'evidenza sarà anche a carattere nazionale. Su questo non c'è dubbio.
Se perde Perifano torna semplicemente alla scrivania dove è stato sin qui.
Tornando al programma diciamo che Perifano ha ammesso che esso può essere sottoposto a critica anche perché è difficile trovare la misura giusta.
C'è semopre il rischio che qualcosa non sia stato espresso bene o sia manchevole.
C'è comunque una visione di città da un punto di vista strategico e la necessità di dover mettere tutto in linea con la programmazione degli investimenti pubblici.
Il Comune di Benevento aveva un Ufficio di Piano che doveva proprio intrercettare le risorse europee ed oggi è stato smantellato.
Dobbiamo allora subito rimetterci in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), da qui la nostra "Benevento a colori".
La Regione ha già predisposto un piano di interventi che ha una potenzialità enorme, ben 17 miliardi di euro.
Cosa ha fatto il sindaco uscente su questa ipotesi di investimento e sui fondi 2021/2027?
Ho il fondato timore che al riguardo stia accumulando un ritardo notevole.
E dunque queste sono le nostre proposte.
1) Sanità: Una casa di comunità al Rione Libertà;
2) Torna in Giunta la delega al Lavoro che sarà gestita da un assessore e non da un consigliere delegato;
3) Censimento del verde cittadino e ridefinizione del Piano Verde. L'ultima volta cui si è messo mano a questo discorco è stato sotto l'assessorato di Enrico Castiello. Il verde non è solo un fatto decorativo, ha proseguito Perifano, ma anche una barriera acustica e si erge a protezione dalle polveri sottili. A tale riguardo bisogna procedere anche alla rivalutazione dei parchi fluviali;
4) Smart City Lab una struttura da istituire e gestire con l'Università del Sannio;
4) Istituzione di un Istitutio Tecnico Superiore (Its) che sia rivolto al sistema agroalimentare. Per questi Istituti, favoriti dall'Europa, ci sono stanziamenti veramente importanti;
5) Rilancio della Fondazione Benevento Città-Spettacolo. E' addirittura inutile polemizzare su ciò che essa è diventata. Non perseguiamo, per la rassegna, una cultura elitaria, ma si tenga conto però delle varie aspettative del pubblico e non diventi essa un luogo solo per contentini post-elettorali.
Bene il Bct ma è importante anche che si rivaluti lo spessore di una Rassegna teatrale anche se pensata in forma diversa da quelle di un tempo e con la capacità di saper innovare;
6) Rigenerazione urbana: Una nuova vita per l'ex Manifatture Tabacchi di via XXV Luglio.
A nessuno è impedito di sognare ma lì ci sono inutilizzati 60mila metri quadri di strutture coperte. Bisogna rigenerare l'intero complesso ed adibirlo a sede convegnistica e congressuale. Si trova nella vicinanze della Stazione centrale (in verità all'interno delle Manifatture c'è ancora un binario collegato con la ferrovia ndr) e quindi sarà utile, appunto, per il turismo congressuale. C'è bisogno di spazi dove si possa agire in campo culturale, ovviamente autosostenendosi, e lì questo si può fare;
7) Piano di manutenzione urbana e di "pronto intervento". Costruire una squadra di operai e tecnici pronta d intervenire in via permanente su piccole riparazioni e manutenzioni a farsi;
8) Riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale pubblico;
9) Un assessorato, infine, che si occupi solo delle contrade. Benevento ha un territorio vastissimo, 130 chilometri quadri. In questo spazio ci va dentro tutta Napoli ed il suo hinterland.
Ma qui non c'è solo la estensione che è enorme, ci sono all'interno di questo territorio anche 12-13mila abitanti e quindi si comprende facilmente come la questione non possa essere affrontata solo negli ultimi gioni della campagna elettorale.
Questo è il nostro programma, ha concluso Perifano, un documento aperto al contributo di quanti vorranno darlo ed è su tutto ciò che stiamo interloquendo con i beneventani nel corso della nostra campagna elettorale.

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.143394




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