Nessuno dei dieci consiglieri provinciali si presenta in Aula e la seduta del parlamentino sannita viene dichiarata deserta
Tutti hanno chiesto di essere autorizzati ad autenticare le firme connesse alla presentazione delle liste ma non in tutti i territori da loro rappresentati si va al voto. Le stranezze della politica non finiranno mai di stupirci
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Alle 11.00 precise, ad un'ora dall'orario fissato per l'inizio della seduta, così come da Regolamento, il segretario generale della Provincia, Maria Luisa Dovetto, ha chiamato l'appello per constatare il numero dei presenti alla seduta.
Nessun consigliere provinciale ha risposto all'appello. Dieci su dieci gli assenti.
Solo il presidente Antonio Di Maria, l'undicesimo componente del Consiglio provinciale, ha risposto presente. E non poteva fare diversamente.
A questo punto, Di Maria non ha potuto far altro che dichiarare deserta la seduta e rinviare i lavori alla seconda convocazione già fissata con l'originario avviso di convocazione, alle ore 10.00 del prossimo 10 settembre.
Questo l'ordine del giorno che dovrà essere discusso: Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti del 20 luglio 2021 dal numero 14 al numero 29 e del 2 agosto 2021 numero 30; Riconoscimento dedito fuori bilancio ai sensi dell'articolo 194, comma 1, lettera a), Dlgs numero 267/2000: Tribunale Benevento, Sezione Lavoro. Sentenza numero 752/2020. Dipendente matricolo 1040. Registro Generale 2840/2018; Assestamento generale, salvaguardia degli equilibri e variazione al bilancio di previsione finanziario 2021-2023 ai sensi degli articolo 175 comma 2 e 8 e 193 comma 2 del Dlgs numero 267/2000 e conseguente variazione al Dup 2021-2023.
Non ci pare che ci siano all'attenzione del Consiglio argomenti tali da "consigliare", evetualmente, l'assenza per ragioni di opportunismo politico o personalistico.
Quando siamo giunti in Aula eravamo già stati informati che, con ogni probabilità, la riunione del Parlamentino sannita non si sarebbe svolta.
I sindaci e gli amministratori locali che compongono l'Assemblea erano tutti impegnati nella composizione delle liste elettorali il cui termine ultimo di presentazione scadrà sabato prossimo, 4 settembre, alle 12.00 e soprattutto nella autenticazione delle firme che sostengono le liste.
Tutti e dieci, ci è stato detto dagli Uffici della Provincia, hanno chiesto l'autorizzazione ad ottenere il "timbro" della Provincia per esercitare questo mandato di autenticazione che è previsto dalla legge.
Oggettivamente, sembra questa una giustificazione risibile, ma non illegittima, anche perché non in tutti i Comuni rappresentati dai consiglieri provinciali si vota.
Eppure, tutti hanno disertato come se fossero essi la sola ed unica spiaggia per poter compiutamente esercitare il diritto di voto il prossimo ottobre.
Forse sarebbe stato opportuno adempiere prima al dovere dell'essere consigliere provinciale, sì da non farlo apparire come un compito ed un impegno residuale, e poi a quello, eventualmente, di autenticatore di firme...
Mah, le stranezze della politica non finiranno mai di stupirci.
comunicato n.143345
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