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Benevento, 02-04-2010 14:44 ____
Fausto Pepe a proposito della Tassa sui RIFIUTI snocciola una serie di numeri per giustificare l'aumento tanto contestato
Se avessimo raggiunto il 35% della differenziata e ricevuto in eredità un'Azienda funzionale oggi non saremmo in queste condizioni. Quindi attenzione puntata sul caso De Lorenzo
di Dalila Beatrice
  

Con un'ora di ritardo rispetto all'orario previsto (un ritardo che stava inducendo alcuni giornalisti ad abbandonare la sala consiliare di Palazzo Mosti), il sindaco Fausto Pepe ha tenuto una conferenza stampa per discutere due temi: l'aumento della Tarsu e la vicenda legata al putiferio scatenato dall'assessore Giuseppe De Lorenzo.
In merito al primo punto, il sindaco ha premesso che l'Amministrazione ha dovuto fare una grande azione di risanamento dell'Asia: "Abbiamo dovuto acquistare mezzi, abbiamo dovuto incrementare la raccolta differenziata, abbiamo dovuto pagare debiti del passato e oltre a questo c'è stato un ulteriore incremento di spese relative al comparto dei rifiuti".
Pepe ha poi richiamato l'attenzione su un dato emblematico, ovvero quello secondo il quale nell'anno 2007 il conferimento in discarica è costato al comune di Benevento 1,7 milioni di euro, nell'anno 2008 1,9 milioni di euro, nell'anno 2009 ben 4 milioni di euro: una crescita esponenziale che deve far riflettere.
"Il costo di esercizio dell'azienda è passato dai 7 milioni di euro del 2007, agli 8 milioni di euro del 2008, ai 10 milioni di euro del 2009. Se non raggiungiamo il 35% della quota minima di raccolta differenziata prevista, non possiamo adottare nessuna vera politica di riduzione, non possiamo avere decrementi sui costi di conferimento, ma abbiamo solo costi che aumentano in maniera esponenziale e non possiamo quindi diminuire in maniera sostanziale la tassazione sui rifiuti".
Pepe ha poi sottolineato che le politiche del Governo "se da un lato tolgono l'Ici ai comuni, dall'altro lato impongono agli stessi comuni di far ricadere al 100%, per legge del 2007, il costo di esercizio sui cittadini, e quindi anche su quelli di Benevento", spiegando che se fossero stati già raggiunti gli obiettivi e se si fosse avuto già un'azienda adeguata, un'azienda migliorata e funzionale, nonché il 35% di raccolta differenziata, "è chiaro che oggi avremmo potuto immaginare tutt'altra politica e probabilmente non saremmo arrivati a pagare 4 milioni di euro per il conferimento in discarica nella città di Benevento: io sono stanco di dovermi giustificare, ma si deve giustificare chi ha prodotto questi danni. La Corte dei Conti esiste per tutti, anche per quegli amministratori che hanno sbagliato nell'Asia: i numeri che non tornano non si commentano da soli, si sottopongono piuttosto alla Corte dei Conti, perché chi ha prodotto danni in quest'azienda deve prendersi le sue responsabilità".
Pepe ha proseguito ponendo l'accento sulle azioni portate avanti dall’attuale Amministrazione: "Abbiamo attivato una forte politica di recupero dalle evasioni (che finora non era mai stata fatta), scovando oltre 140.000 m² di superficie mai denunciata per i rifiuti e oltre 500 commercianti che non hanno mai pagato: con la lotta all’evasione e con il raggiungimento del 35%, confidiamo di riuscire a ridurre sensibilmente la Tarsu entro il 2011".
Con questo proposito, il sindaco ha però richiamato l'attenzione su un grave rischio che la Regione Campania (e dunque la città Benevento) sta correndo: "Il decreto legislativo 195 del 2009, divenuto poi legge 26 nel 2010, ci dice chiaramente che i costi di stabilizzazione e assorbimento dei lavoratori e dei consorzi rifiuti in questa regione, i costi relativi alla gestione delle discariche e alla messa a norma delle stesse, ricadranno sui cittadini e quindi sulla Tarsu, vale a dire che se noi oggi stiamo risanando un'azienda, tentando di raggiungere il 35% da un lato e con la lotta all'evasione dall'altro, dall'altro lato bisogna fare una vera battaglia a livello governativo, perchè l'anno prossimo i costi raddoppieranno rispetto a quello che è successo quest'anno.
Faccio dunque un appello a tutti i parlamentari ed ai politici di fare quadrato intorno a questa problematica che atterrà tutti i milioni di abitanti di questa Regione, perché da qui a 7-8 mesi noi corriamo seriamente il rischio di pagare per 15 anni di malgoverno".
Chiusa la questione Tarsu, il sindaco è poi passato al "caso" De Lorenzo, passando in rassegna alcune delle questioni che l'assessore ha sollevato durante la sua ultima conferenza stampa.
In merito alla vicenda delle cappelle cimiteriali, in cui De Lorenzo ha asserito di aver ricevuto uno schiaffo dall'Amministrazione per il fatto di aver trovato una cappella costruita troppo vicina alla sua, il sindaco ha risposto che "esiste un piano cimiteriale che ha subìto una variante nel 2004 e che prevede una precisa ubicazione delle cappelle con appositi disegni e sagome, un piano che noi non abbiamo mai modificato e che non avremmo certo potuto modificare solo per una assessore, quindi riteniamo di non avergli dato alcuno schiaffo".
Riguardo poi alla questione dei Vigili Urbani, per la quale l'assessore ha rimesso la delega, Pepe ha spiegato che sta portando avanti le sue indagini relativamente alle multe non pagate e a quelle contraffatte: "Premettendo che mi stupisce che un fatto tanto grave sia stato portato all'attenzione da De Lorenzo solo da pochi giorni, noi stiamo indagando per capire se quello della contraffazione delle multe sia un fatto sistematico, di carattere doloso, nel qual caso si andrebbe direttamente nel penale, e vi garantisco che chi ha sbagliato pagherà".
Il sindaco ha poi espresso tutto il suo disappunto per il modo in cui De Lorenzo ha agito: "Se si vuole denunciare un fatto, specialmente se si pensa che questa sia un'Amministrazione corrotta, si deve agire nei modi e nelle sedi opportune, non con le minacce e le illazioni a mezzo stampa. L'assessore De Lorenzo ha commesso un grave e duplice errore: quello di fare certe affermazioni in conferenza stampa ed in piena campagna elettorale, al solo scopo di demolire quest'Amministrazione.
A questo punto, dal momento che non vedo più alcun tipo di margine in questa vicenda, invito l'assessore Giuseppe De Lorenzo non solo a dire le cose come stanno nelle sedi opportune (come ho fatto io "autodenunciandomi" alla Procura della Repubblica di recente, per questioni sollevate dal consigliere Nicola Boccalone), ma a dimettersi spontaneamente in tempi brevi, altrimenti, dopo Pasqua, mi trovo costretto, per onestà intellettuale, a prendere i miei provvedimenti interrompendo con lui ogni rapporto politico".
Le dimissioni da parte di De Lorenzo, come riportato in altra parte di questo giornale, sono giunte qualche minuto dopo la chiusura della conferenza stampa. 


 

comunicato n.13649




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