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Benevento, 31-03-2010 21:02 ____
Clemente Mastella. Ora posso dirverlo: Non ci credeva nessuno al nostro successo ed invece la gente ci ha spinti verso questo grande risultato
Sandra Mastella ha avuto parole di ammirazione per Nunzia De Girolamo a cui ha chiesto di fare subito squadra per salvare la Scuola Regionale di Polizia Urbana e "Quattro notti..." che un sindaco dispettoso ha voluto sopprimere. GUARDA LE FOTO
Nostro servizio
  

Apparentemente la festa di ringraziamento dell'Udeur, svoltasi presso l'Auditorium "Calandra", è cominciata, ovvero stava per cominciare, in orario nel senso che, la indiscussa protagonista della serata, Sandra Mastella, è arrivata solo qualche minuto dopo l'orario fissato.
Il brutto, per noi, s'intende, è stato quando ha dovuto percorrere il lungo cortile del Teatro e poi l'ingresso allo stesso. Prima di arrivare a sedersi dietro il tavolo della presidenza assieme agli altri, è passata oltre un'ora.
Vana speranza di veder avviato in orario l'incontro con gli elettori.
Il fatto è che il presidente del Consiglio regionale (lo è ancora fino all'insediamento del nuovo organismo) ha baciato ed abbracciato tutti, ma proprio tutti fino a farle poi dire che le faceva male il collo. E così tra un bacio, un abbraccio ed una parola cortese di ringraziamento, c'è voluta un'oretta e passa per fare il tragitto che dal cancello d'ingresso porta fino al tavolo sistemato sul palcoscenico.
Una sala stracolma (anche il lader del Campanile lo ha notato e sottolineato nel corso del suo intervento dal palco) ha accolto Sandra Mastella con delle vere e proprie ovazioni e la regia di Maria Pia Palladino non s'è fatta mancare nemmeno lo scoppio dei petardi-coriandoli.
Ad introdurre i lavori il segretario provinciale Vittorio Fucci che ha esordito dicendo: Il mio sogno si è avverato. Ci siamo salutati pochi giorni fa pensando di vincere ed abbiamo vinto. Quindi ancora una volta ha pronunciato parole di fuoco contro i "traditori". Li ha distrutti, ha detto, il loro stesso odio. Noi abbiamo fatto una battaglia di libertà.
Subito dopo ha preso la parola il segretario dei giovani dell'Udeur Francesco Rubano il quale ha sottolineato il fatto che a sancire il perbenismo del presidente del Consiglio regionasle ci ha pensato il popolo con la sua testimonianza di affetto e di voti. Auspico ora che le diano la possibilità di espletare il suo mandato di consigliere regionale.
Dopo Rubano è stata la volta della "pasionaria" Teresa Marrone, responsabile delle donne dell'Udeur che ha parlato di una battaglia per la rivendicazione di una storia da parte di chi si fa interprete della politica del territorio.
Quindi è toccato a Zaccaria Spina, primo dei candidati alle elezioni regionali ad esprimere la sua opinione. E' stato breve ma molto incisivo il suo intervento. Sono tornato alla Comunità Montana del Fortore, ha detto e cercherò di fare il presidente un po' meglio; sono tornato a fare il sindaco di Ginestra degli Schiavoni e cercherò di farlo un po' meglio. Questa competizione elettorale mi ha dato molto e ne farò tesoro. Ho imparatio ancora meglio a capire le esigenze della gente. Ho fatto tante amicizie nuove mentre qualcuna un po' più vecchia forse dovrò rivederla. Ma va bene così. Fa parte del gioco. Ora staremo al fianco di Sandra per sostenerla nel suo lavoro alla Regione.
Dopo Spina ha parlato Annio Majatico il quale ha confermato che Sandra Lonardo è stata un volano di conensi per tutti noi, ha detto. Sono arrivati voti da dove non ci aspettavamo. La Corte Costituzionale del Popolo ha detto che sei una persona perbene. Quindi Majatico ha ancora detto: Ringrazio la mia città dove, a mani nude, solo con il nostro volto, abbiamo ottenuto un consenso inaspettato. E su questo ora dobbiamo costruire lasciandoci alle spalle le incrostazioni della campagna elettorale. Sono contento di essere arrivato a pari punti con Zaccaria Spina (in realtà Majatico è avanti anche se di soli 6 voti ndr). Dobbiamo essere pronti per le amministrative di Benevento quando spazzeremo via i traditori. Majatico ha quindi salutato anche tutti gli altri candidati dell'Udeur delle altre province campane presenti stasera a Benevento.
E' stata quindi la volta del leader del Campanile Clemente Mastella che ha esordito dicendo, appunto, della massiccia presenza di persone stipate nella sala. Molte di più di quelle della volta scorsa, a qualche giorno dal voto. Quindi anche lui ha voluto ringraziare tutti. E' stata la gente, ha detto, più della classe dirigente (questo passaggio, che più che rimprovero - o forse lo è anche stato - è suonato come un invito ad un impegno più serrato ndr) a spingerci letteralmente verso questo grande risultato. Abbiamo raccolto centomila voti ed abbiamo dovuto correre la competizione stando chiusi in un sacco con le mani legate. Oggi lo posso dire, ha detto Mastella. Nessuno pensava veramente che il risultato che abbiamo conseguito potesse concretizzarsi. Abbiamo invece recuperato voto su voto, il voto di chi non poteva pagare nulla. Gli altri, invece, si sono tenuti alla larga da noi perché la sensazione era che chiunque si avvicinasse all'Udeur prima o poi sarebbe stato raggiunto da qualche magistrato. E questa sensazione ci ha danneggiato molto.
Gli scommettitori nazionali ci davano per sconfitti ed invece non è stato così. 
Quindi ha parlato dei voti raccolti da Grillo che tanto stanno spaventando il Pd. E quando il comico genovese attaccava me dicendo che appartenevo alla casta, loro, i miei alleati di governo, dov'erano? Oggi abbiamo superato le Forche Caudine e dunque dobbiamo organizzarci per diventare partito. Berlusconi era dato per perdente ed invece ancora una volta si sono sbagliati. E questo è un bene anche per noi. Per i prossimi tre anni non si voterà e dunque ci sarà una certa tranquillità quella che ci serve per organizzarci.
Per il voto dell'anno prossimo a Benevento siamo indispensabili e dobbiamo dimostrarlo. Non è lo sfizio che ci dobbiamo togliere ma in giro vediamo tombe e perciò ci fermiamo in segno di rispetto...
Non vogliamo essere irriverenti ma la situazione attuale, sono certo, la ribalteremo e se lo si ritiene metto anche a disposizione la mia persona.
Quindi ha aprlato della causa vinta contro l'Espresso e del racconto di San Filippo Neri su una persona che sparlava su tutti e sulla punizione inflittagli.
Nel Sud, ha ancora detto Mastella, va creato un partito a dimensione popolare che tenga conto delle esigenze del territorio. Lo spazio per noi c'è. E qui il leader del Campanile ha dato atto alla capacità della Lega di stare sul territorio, appunto.
La città ci ha dato molto malgrado il fatto di esserci scontrati con un Pd che ha tutto e ciò nonostante non supera il 22/23%. Questo vuol dire che qualche problema lo ha. Neanche la Dc dei tempi d'oro ha avuto forza e potere quanto ne hanno loro in questo momento.
Meno male che l'anno prossimo ci sono le elezioni, ha concluso Mastella, li spazzeremo tutti via.
Quindi ha ringraziato sia Berlusconi che Fini per i complimenti fatti al suo partito e per il risultato raggiunto in Campania.
L'ultima parola il segretario nazionale del Campanile lo ha riservato alla "miracolata", alla candidata eletta Sandra Mastella che, pur lontana dalla sua terra, è riuscita a vincere la sfida.
Dopo 5 mesi rimasta seduta dietro una scrivania e dinanzi ad computer, ha detto Sandra Mastella, confesso che ora sono un po' emozionata. Avevo perso l'abitudione ad incrociare gli sguardi della gente. Di qui a poco dovrò nuovamente lasciare la mia terra per tornare in esilio a Roma.
Quindi ha ricordato della dedica che Gigi D'Alessio le fece della sua canzone "Non mollare mai" poi da lei mutuata nello slogan che l'ha accompagnata per tutta la campagna elettorale: "Io non mollo".
Ha ringraziato tutti, la candidata eletta, a partire da un giovane speciale di Frasso Telesino, ai consiglieri comunali e provinciali, ai sindaci, allo staff tecnico, alla segreteria e così per una lista lunghissima.
Un ringraziamento particolare ha voluto anche fare ad una persona che aveva conosciuto ad una festa di partito e che lo stesso marito le aveva consigliato come un buon collaboratore. E così è stato: un fedelissimo che mi aiuterà anche a scrivere il libro di questa mia vicenda dandomi dei consigli giornalistici. Ovviamente Sandra Mastella parlava di Alberto Borrelli, il suo capo ufficio stampa.
Forse intorno al giornalino "Per Sandra" nascerà addirittura un'Associazione con lo stesso nome per lavorare sul territorio.
Quindi ha parlato di questa autostrada dell'amore che lei ha percorso in 500 anche se è amante della potenza della Porche.
Quindi ha ringraziato il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna per le belle parole spese nei suoi confronti.
Dopo due forti scosse giudiziarie così potenti, ha detto, siamo divenuti più bravi di Guido Bertolaso al punto che la mia campagna elettorale via Internet pare sia oggetto addirittura di attenzione da parte di una Università che ne sta studiando il fenomeno.
Ora tornerò a Roma e nuovamente vicino al computer dove mi aspettano migliaia di lettere cui rispondere. Lo farò con mia mamma sul divano accanto a me. Una donna di 84 anni (con lei nella foto in apertura) che ha lasciato la sua casa, le sue abitudini, la sua terra pur di starmi vicina. L'altro mio grande rammarico - e qui la commozione non è riuscita a trattenerla - è che mia nipote Alessandra sia nata a Roma e non a Benevento.
Ora questa nonna, ha detto rivolto all'uditorio, lascia Benevento nuovamente, sicura che tornerà presto. Siate certi di aver votato una persona perbene ha detto.
Parole di elogio ha avuto infine per Nunzia De Girolamo. Senza voler entrare nei rapporti interni al Pdl che non mi riguardano, ammiro quanto ha fatto come donna. Che piaccia o no è stata capace di raggiunge il suo obiettivo. Una donna con la testa dura Nunzia De Girolamo.
A lei anche chiederò di fare immediatamente squadra per raggiungere due obiettivi: evitare che si portino via da Benevento la Scuola Regionale di Polizia Municipale e far risorgere la manifestazione "Quattro notti e più..." che questo sindaco, solo per un dispetto, ha deciso di sopprimere.
Il percorso a ritroso, per raggiungere la macchina che l'avrebbe accompagnata nella capitale, ha avuto gli stessi tempi dell'arrivo: poco meno di un'ora.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                          

Le foto sono di Antonio Caporaso per "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata

 

 

 

 

  

 

 

 

 
                                                                              
 

comunicato n.13589




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