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Benevento, 17-07-2019 17:06 ____
Felice Presta contesta l'operato di Fioravante Bosco, vice comandante della Polizia Municipale
Alla Commissione Mobilita' ha dato risposte che lasciano perplessi
Redazione
  

Felice Presta (foto), del Meetup "Partecipazione a 5Stelle", contesta l'operato di Fioravante Bosco, vice comandante della Polizia Municipale.
"Abbiamo appreso dalla Stampa - scrive - di una interessante e proficua riunione della Commissione Mobilità e Traffico presso il Comune di Benevento.
Alla commissione si è presentato il vicecomandante della Polizia Municipale, Fioravante Bosco, invitato a dare spiegazioni su alcune questioni di carattere tecnico-giuridico.
Le risposte riportate dalla stampa date dal vice (attualmente l'ufficiale che ha tutti i poteri del comandante in attesa che Fantasia vada in pensione) ci hanno lasciati interdetti e oggetto di analisi.
La prima riguarda le multe che la Prefettura ha annullato (ex tunc, come se non fossero mai state fatte, e non ex nunc, per vizi di forma) allo stesso Fioravante Bosco, e ne sono moltissime.
Altri non hanno fatto ricorso ed hanno pagato una multa dal fondamento inesistente.
Nonostante gli annullamenti, il comandante in pectore si ritiene tranquillo e convinto della legittimità del suo operato, convinto sempre che la Prefettura abbia dato una delle tante interpretazioni possibili alle norme in oggetto.
Si evince cosi che Bosco non conosce o fa finta di ignorare che la legge stabilisce dei limiti alla Polizia Municipale, di spazio, limitatamente al Comune di appartenenza, e di tempo, limitatamente all'orario di servizio, che non ha nessuna deroga possibile anzi conferma apertamente che l'appartenente al corpo dei Vigili Urbani è ufficiale di Polizia Giudiziaria solo durante l'orario di servizio, dopodiché torna ad essere un normale cittadino a differenza degli appartenenti alle altre Forze dell'ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza eccetera).
Quindi, Bosco cerca giustificazioni ad un suo comportamento che va contro legge, cercando di fare sue interpretazioni che non esistono in nessuna casistica giurisprudenziale.
Un comportamento tale da poter giustificare un eventuale esposto alla Procura per abuso di ufficio e all'Amministrazione comunale per il danno arrecato da suddetto ufficiale all’immagine del corpo e dei danni derivati dall’annullamento delle multe.
Inviando nel contempo anche nota al dirigente responsabile del servizio di Polizia municipale affinché prenda i provvedimenti del caso.
La seconda questione riguarda corso Garibaldi isola pedonale.
Lo stesso Bosco a precisa domanda ha risposto che non ci sono dubbi: "Solo i pedoni possono passare lungo corso Garibaldi", ma aggiungendo poi "unica possibile eccezione i mezzi di soccorso e delle Forze dell'ordine ma solo per causa di servizio".
Anche qui Bosco fa finta di non conoscere o forse ignora il Codice della Strada che, nella gerarchia delle leggi, è superiore a qualsiasi interpretazione sindacale o comunale.
Ma diamo per buona l'interpretazione "estensiva" del comandante Bosco: Non capiamo però perché ci sia tutto il via vai di auto private (autorizzate o meno, come nel caso delle multe l'autorizzazione è nulla, di camion, di mezzi di poste private e di spedizionieri).
Perché il comandante in pectore così ligio alle leggi non fa rispettare il Codice della Strada lungo corso Garibaldi limitandosi a multare le bici che passano senza fare nulla per tutte le auto che in qualsiasi ora del giorno e della notte, in special modo di sabato e domenica, passano tranquillamente tra la folla mettendo a repentaglio la sicurezza dei pedoni?"

comunicato n.124011




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