Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 6734 volte

Benevento, 12-11-2018 22:11 ____
Per Del Basso De Caro, Mastella e' il peggiore sindaco che la citta' abbia mai avuto. Il suo gradimento e' sceso di molto nell'elettorato
Raffaele Del Vecchio invece afferma: Non possiamo fare una battaglia contro De Luca e poi il nostro consigliere regionale del territorio, Mino Mortaruolo, va a Napoli e vota a favore del governatore. Se ne e' parlato alla direzione del Pd
Nostro servizio
  

Secondo incontro della direzione provinciale del Partito Democratioco presieduta da Rossano Insogna e neanche con la riunione di stasera si è riusciti ad esaurire l'ordine dei prenotati a parlare.
Se ne discuterà nuovamente e forse definitivamente lunedì prossimo allorquando sarà poi il segretrario provinciale Carmine Valentino a trarre le conclusione del dibattito.
Antonio Coletta nel suo intervento ha affermato che è stata questa una elezione dove contava solo il voto degli amministratori e che tra questi ci sono persone che corrono per incassare una cambiale dal parito all'interno del quale, invece, dovrebbe contare la lealtà.
Peraltro, il giorno in cui è stato scelto Damiano in contrapposizione a Di Maria, non c'è stata una vera condisione e sono stati fatti applausi falsi perché sono stati gli amministratori stessi del Pd che non hanno votato il proprio candidati.
L'Ente è stato perso per atteggimenti personalistici.
Antonella Pepe, ha confermato che Damiano ha lavorato bene in queste elezioni ma la struttura organizzativa non è stata all'altezza soprattutto relativamente al sindaco di Airola, Michele Napoletano (il cui nome non è stato pronunciato ndr) che non è la prima volta assume tali atteggiamenti.
Il problema ovviamente non è squisitamente nazionale ma bisogna badare anche al locale ed ha ribadito il concetto che le sconfitte sono collettive e figlie delle scelte fatte.
Anche i Circoli disseminati in provincia, ha proseguito Pepe, sono apparsi sempre più deboli e stanno perdendo funzione e peso.
Nella riorganizzazione, ha concluso Pepe, bisognerà chiedere conto anche al partito regionale dell'atteggiamento assunto dalla Regione che non ha una linea per le aree interne.
Raffaele Del Vecchio ha detto che siamo arrivati ad un punto in cui non ci è più consentito nasconderci.
Siamo alla terza importante sconfitta dal Comune di Benevento in poi e queste sconfitte portano inevitabilmente anche alla delegittimazione del gruppo dirigente.
In particolare Del Vecchio ha individuato due mancanze nella condotta del partito e cioè la inesistente linea politica decisa da un Congresso, mentre bisogna scegliere tre o quattro punti programmatici su cui puntare e tra questi i trasporti, la sicurezza ambientale, la sanità.
A proposito delle contestazioni sugli ipotizzati tradimenti, Del Vecchio ha detto che non si può parlare di vero tradimento visto che la scelta del candidato alla Provincia non è passata per nessun deliberato di partito essendo stata fatta dagli amministratori direttamente.
Tradimento, invece, c'è stato da parte degli alleati (il riferimento di Del Vecchio, senza farne il nome, è ovviamente a Luigi Barone ndr) a cui abbiamo concesso di tutto ed il risultato poi alla fine è stato questo.
Ci troviamo in una posizione di isolamento che rischia di essere anche istituzionale rispetto alla Regione perché bisogna decidere e ben concordare come comportarsi con essa.
Non si può stare nel limbo. Non possiamo noi fare una battaglia contro De Luca e poi il nostro consigliere regionale del territorio, Mino Mortaruolo, va a Napoli e vota a favore del governatore. L'esempio fatto a supporto è stato quello sulla questione sanità.
In questo momento per Del vecchio non è utile fare un Congresso provinciale ma occorrere fare invece fare un'Assemblea per concordare una linea programmatica sui pochi punti da concordare.
Claudio Ricci ha sottolineato il fatto che le analisi non possono servire a rinfacciarci le cose tra noi o deresponsabilizzarci ma servono ad evidenziare gli errori ed a non ripeterli.
Non abbiamo perso il 31 ottobre (giorno del voto per la scelta del presidente della Provincia ndr) la nostra battaglia, ha poseguito Ricci, ma venti giorni prima, quando cioè è stata presentata la candidatura di Franco Damiano che non è stata una scelta di partito.
Siamo così partiti svantaggiati e poi abbiamo avuto difficoltà a recuperare.
Anche Ricci ha confermato l'isolamento ipotizzato da Del Vecchio e si è chiesto come possa essere possibile che un partito come Forza Italia che è ai minimi storici in tutto il Paese, qui da noi diventi forza di governo e sia più attrattiva di noi.
Sulla questione delle alleanza Ricci ha detto che per due anni è stato deciso di fare la strada insieme con un gruppo che ha consentito di portare a casa dei risultati, alleanze gestite dal partito.
A luglio c'era la posibilità di stringere alleanza con alcuni sindaci, 7 o 8, cacciati da Forza Italia, ma che non si è poi più concretizzata.
Anche Ricci ha invocato la necessità di fare chiarezza con la Regione di Vincenzo De Luca e la necessità di individuare quattro o cinque temi da dibattere e da proporre ai militanti facendone cavalli di battaglia.
Arturo Scognamiglio ha parlato di prospettiva da sviluppare individuando il 2008 come data di inizio dell'isolamento del partito.
Un'altra sconfitta anche alle regionali del 2020, sarebbe un fatto gravissimo e per noi tombale.
Il rapporto con la Regione va dunque recuperato.
Sulla vicenda sanità ed in particolare sulla questione di Sant'Agata dei Goti il partito non è stato lineare.
Umberto Del Basso De Caro, ha chiuso i lavori evidenziando, relativamente alle ultime elezioni provinciali, che la differenza l'ha fatta in pratica la città di Benevento con i suoi consiglieri.
Quattro anni fa, quando si elesse Ricci, fu lo stesso con la differenza che quella volta i voti dei consiglieri comunali di Benevento andarano al candidato del Pd, a Claudio Ricci.
Prima avevamo un'alleanza con Alternativa Popolare di Luigi Barone anche perché parimenti a livello nazionale erano nostri alleati e con due beneventani nelle stanze del Governo (il riferimento è a Luigi Barone ed a Gennaro Santamaria ndr).
La chiave di lettura del voto alla Provincia, ha continuato Del Basso De Caro, è rappresentata dalla terza fascia degli elettori.
Abbiamo ragionato anche con pezzi di altri partiti per queste elezioni provinciali, ma alla fine non se la sono sentita di essere nostri alleati.
Oramai le cose buone fatte al Governo del Paese è inutile ripeterle perché sembra che non interessino più a nessuno.
Siamo giunti dinanzi ad un bivio ed augiriamoci di poter superare queste empasse con il nostro prossimo Congresso nazionale anche se probabilmente non ci sarà un vero e proprio vincitore ed il segretario sarà eletto dall'Assemblea e dunque all'interno del partito e senza l'apporto esterno.
Del Basso De Caro ha anche evidenziato che le notizie che riguardano il Pd oramai sono poco considerate dagli organi d'informazione e quindi anche questo tema va affrontato altrimenti si è condannati alla marginalità.
Ora bisogna lavorare, è andato a concludere Umberto Del Basso De Caro, per la elezione dei consiglieri provinciali del prossimo 31 gennaio e la proposta è stata quella di fare certamente una lista di partito affiancata da una o più liste a carattere civico.
Non esclude vi possano essere delle alleanze ma questa a Benevento hanno un prezzo molto alto ed inversamente proporzionato alla memoria, alla lealtà ed alla fedeltà.
Relativamente alla città di Benevento Del Basso De Caro ha detto che Mastella è il peggiore sindaco che la città abbia mai avuto e che il suo gradimento è sceso di molto nell'elettorato. Non occorre infatti attaccarlo perché egli è il migliore oppositore di se stesso.
D'accordo con la proposta di Ricci di un partito più movimentista su temi di interesse generale.
Come partito un solo insegnamento possiamo prendere da Mastella che in tanti momenti storici ha sempre perso ma poi è stato altrettanto capace di riprendersi.
Il parlamentare del Pd, analizzando, infine, i rapporti con la Regione, ha affermato che tutto ciò che De Luca ha fatto con ricadute su Benevento, a partire dalle nomine dei dirigenti dell'Asl o dell'Ospedale, non si è mai confontato con il partito.
Ha difeso, infine, l'operato di Carmine Valentino in quanto è lo stesso partito a livello nazionale a non avere una strategia da seguire.
Ultimato l'intervento di Del Bassso De Caro la riunione è stata interrotta e si riprenderà, come detto, lunedì prossimo allorquando sono in programma altre prenotazioni d'interventi.

 

comunicato n.117508




Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 400246156 / Informativa Privacy