Il presidente della Provincia, Antonio Di Maria, incontra il presidente dell'Assostampa Giovanni Fuccio, i direttori di Testata ed i giornalisti
L'impegno confermato e' stato quello del rispetto reciproco dei ruoli e delle funzioni. Il vertice della Rocca ha poi mandato una stoccata ai predecessori: Dicono di aver lasciato una grande eredita' di finanziamenti ma non e' cosi'
Nostro servizio
Incontro quest'oggi alla Rocca dei Rettori tra il presidente della Provincia, Antonio Di Maria, e il presidente dell'Associazione Stampa Sannita, Giovanni Fuccio (entrambi nella foto).
Con loro un gruppo di giornalisti e di direttori di testata.
Il presidente Fuccio ha, con soddisfazione, detto che l'incontro va nel solco di un'antica tradizione.
La Stampa con la Provincia ha sempre avuto un rapporto proficuo così come ci si augura resterà e sarà per i quattro anni della presidenza Di Maria, un'istituzione quella della Provincia, a cui teniamo particolarmente, ha detto ancora Fuccio, nonostante le avvisaglie siano state sin qui di diverso tenore.
Abbiamo perso la possibilità di ottenere la Regione Sannio nel 1947 ora non ci levate anche la Provincia.
Passando ad esaminare le questioni editoriali, Fuccio ha confermato le difficoltà del momento e nel donare al presidente Di Maria il libro edito da Realtà Sannita e scritto da Edgardo De Rimini sulla "Storia della Stampa Sannita", ci si accorge che molte testate cartacee non ci sono più.
Chi ha chiuso definitivamente, chi si è trasformata in quotidiano online.
Nonostante ciò crediamo ancora nella carta stampata.
Ovviamente abbiamo bisogno anche dei supporti che riconoscano la nostra funzione.
Fuccio ha quindi portato come esempio della funzione della Stampa, il sostegno dato alla nascita dell'Università degli Studi del Sannio di cui sabato scorso si è celebrato il 20esimo compleanno.
I giornali hanno sempre svolto una parte straordinariamente attiva per l'Ateneo nel Sannio soprattutto negli anni tra il 1964 ed il 1965 mentre il mondo politico sonnecchiava.
E dunque rivendichiamo il nostro ruolo e per questo e per esso pretendiamo riconoscimento e rispetto, ha concluso Fuccio che ha stigmatizzato anche la Convocazione, talvolta ad horas, delle Conferenze Stampa ed i lunghi ed a volte lunghissimi ritardi tra l'orario della convocazione e quello dell'effettivo inizio.
Il presidente Antonio Di Maria, ha parlato dell'importanza della Provincia dicendosi profondamente convinto che deve essere l'Ente di coordinamento del nostro Sannio.
La Provincia può favorire il dialogo tra gli attori ed essere un laboratorio per il nostro territorio.
Sono poi sempre più convinto, ha proseguito Di Maria, che tanto il presidente quanto i consiglieri provinciali debbano essere eletti dal popolo che è poi quello dà il mandato elettorale.
La crescita di un territorio, ha detto rispondendo a Fuccio, passa certamente attraverso il rispetto reciproco dei ruoli e delle funzioni.
La Stampa ha certamente un ruolo importante che deve svolgere nella più assoluta libertà.
Cercherò di essere con voi il più corretto possibile e vedremo e valuteremo ogni volta se dovessero nascere posizioni o incomprensioni:
L'incontro si è chiuso con Fuccio che ha lanciato l'idea di una Conferenza sull'informazione ed in quella sede proporre ed affrontare le situazioni sul tappeto.
Un breve dibattito si è poi aperto con i giornalisti presenti, dibattito alimentato da Gianni De Blasio, Antonio Tretola, Alfredo Pietronigro e Lorenzo Gambatesa.
Tra le varie domande poste e risposte date, c'è l'affermazione di Di Maria il quale ha detto: Apparentemente sembra come se la precedente gestione del Centrosinistra abbia lasciato qui chissà quale eredità.
Non diciamo sciocchezze.
Sui progetti preliminari non ci sono fondi e questo non è il mio modello di agire.
comunicato n.117504
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