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Benevento, 25-09-2018 21:38 ____
Le edizioni "Realta' Sannita" celebrano il grande genio del professore Gianni Vergineo con un volume curato da Salvatore Colatruglio
Il libro ha consentito di parlare di questo personaggio che ha formato generazioni di professionisti e che non ha mai trascurato di inondare di luce le ombre che hanno da sempre avvolto la sua San Bartolomeo in Galdo ed il Fortore
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Sono passati esattamente quindici anni da quando il professore Gianni Vergineo, una icona e punto di riferimento per generazioni di professionisti che egli ha formato a partire dai banchi di scuola del suo Liceo Classico "Giannone" ovvero dal frequentatissimo studio della sua abitazione, ci ha lasciati.
Oggi, ancora per merito delle edizioni Realtà Sannita e dell'editore Giovanni Fuccio, si è finalmente parlato di lui in un libro che lo celebrasse attraverso la pubblicazione di due inediti, di due saggi, curati da Salvatore Colatruglio, originario di San Bartolomeo in Galdo, come Vergineo. Con questo volume Realtà Sannita ha raggiunto il 145esimo traguardo.
Tanti, infatti, sono stati i libri che, essenzialmente e quasi esclusivamente trattanti di fatti locali, compongono oramai il catalogo della prestigiosa casa editrice.
Ed anche di questo ha parlato Fuccio nell'introdurre i lavori, delle sue edizioni che compiono 30 anni il prossimo anno.
I saluti all'evento sono stati portati da Luigi De Nigris, a nome del sindaco Clemente Mastella e da Claudio Ricci, presidente della Provincia.
Quindi c'è stata la lunga relazione di Salvatore Colatruglio che si è anche molto soffermato sulla sua San Bartolomeo in Galdo e sullo spopolamento che l'ha investita nei decenni facendola passare dagli oltre 10mila abitanti ai circa 4mila di questi anni.
Vergineo ha fatto molto per il suo paese irradiandolo di luce con l'intendo di penetrare le ombre che lo hanno avvolto.
Giancarlo Vergineo, anche lui come il papà docente al "Giannone", ha tratteggiato essenzialmente il modo del genitore di concepire la scuole e l'insegnamento.
Mai usato un registro e quando il preside Sangiuolo a fine anno gli disse: Gianni non ti scordare di depositare il registro e mio padre in risposta: Ma quando me lo hai dato questo registro?
Il nostro direttore Alfredo Pietronigro ha dato invece un taglio di testimonianza al suo intervento.
Ha ricordato di quando chiese a Vergineo di far parte dei docenti del Laboratorio Teatrale "Maloeis", siamo alla fine degli anni Settanta, a quando nel 1989 decise, Pietronigro, di resuscitare "Gazzetta di Benevento" chiedendo a Vergineo di scrivere il fondo del giornale.
Il professore lo ha fatto ininterrottamente per 296 volte nei quindici anni di collaborazione con il giornale.
L'ultimo suo scritto, con il giornale listato a lutto, fu pubblicato postumo.
Mario Pedicini ha anch'egli trattato Vergineo sotto l'aspetto dei suo essere professore e Pedicini ne è stato buon testimone visto che è stato suo alunno.
Gianno vergineo è morto nel 2003.
Nel 2022 saranno cento anni dalla nascita.
Fra quattro anni. L'auspicio è che si possa fare qualcosa per ricordarlo degnamente.

Le foto sono di Giuseppe Chiusolo per "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.116247




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